Quando i pirati risalivano i fiumi per depredare la Versilia.

Poco è purtroppo rimasto degli antichi luoghi di avvistamento presenti in Versilia, tre erano i fortini presenti a ridosso del mare: quello di Motrone, quello del Cinquale e quello di Forte dei Marmi, unico superstite.  Sfortunatamente il passare del tempo e i due conflitti mondiali hanno cancellato le tracce dei primi due.

il Fortino di Forte dei Marmi

il Fortino di Forte dei Marmi

Gli edifici vennero costruiti in luoghi strategici per controllare la costa dall’arrivo dei pirati che, nel periodo estivo, tentavano di risalire il corso dei fiumi versiliesi per assaltare e depredare l’entroterra. Pensate che dalla foce del Cinquale era possibile raggiungere il Lago di Beltrame (oggi Lago di Porta) e raggiungere poi le zone interne. Già Cosimo aveva  tentato di frenare le risalite dei fiumi ordinando la costruzione di una torre di avvistamento conosciuta come la torre del Salto della Cervia che ho trattato in un predente articolo. (https://galateaversilia.wordpress.com/2013/04/29/il-salto-della-cervia-e-la-chiesa-della-madonna-di-porta/)

Alcuni documenti presenti nell’archivio comunale di Pietrasanta testimoniano l’arrivo dei “Corsari barbareschi” che con navi sottili, detti Sciabecchi, tentavano di approdare sulla marina. Carteggi del 1804 riportano la notizia dello sbarco turco a Motrone e il conseguente rapimento della paesana Luisa Benedetti, poi trasferita in Algeria (deliberazione magistrale del 7 luglio 1804). Pensate che la donna  ritornò in Italia solo  qualche tempo dopo grazie al riscatto di un mercante cristiano che l’aveva presa al servizio!

L’architetto Franco Buselli in Il Forte dei Marmi: forti e fortificazioni del litorale versiliese spiega molto dettagliatamente la nascita e lo sviluppo di questi sistemi di controllo. La cinquecentesca torre del Cinquale affiancava l’omonimo fiume, aveva una forma quadrata, un ponte elevatoio e i terreni circostanti erano utilizzati dai militari che vi prestavano servizio.

il Fortino del Cinquale

il Fortino del Cinquale

Nel 1785 Pietro Leopoldo, vedendo il cattivo stato del fortilizio, ne decise la demolizione e  commissionò la costruzione di un nuovo edificio su un terreno più vicino al mare. Era composto da tre piani e dieci stanze e ospitava la stalla, la polveriera, la cisterna e la caserma. Alcuni ampliamenti e modifiche vennero realizzate dopo il 1847 quando la torre passò sotto il dominio estense. Nel Novecento divenne proprietà privata e fu trasformata in villa. Nel 1944 fu purtroppo distrutta dalle truppe tedesche.

Il fortino del Cinquale

Il fortino del Cinquale

(Se vuoi saperne di più sul Fortino di Forte dei Marmi https://galateaversilia.wordpress.com/2012/11/12/a-spasso-con-galatea-il-fortino/)

Alla prossima

                  Galatea

11 thoughts on “Quando i pirati risalivano i fiumi per depredare la Versilia.

  1. Io amo le storie di pirati e corsari, che suggestivo questo fortino, quando penso a quegli anni e alla vita difficile dei nostri antenati mi dico che siamo davvero fortunati, è vero?
    Buona giornata a te!

  2. bravissime ragazze di Galatea, storie drammatiche, storie di avventura, storie che appartengono anche alla nostra terra , Storie legate anche alla tradizione del festoso Palio dei Micci , dove se ben ricordo la contrada del Ponte evoca tra leggenda e realtà, le scorribande corsare del feroce Khayr Al Din che – nel periodo di bella stagione – tra maggio e settembre – approdò nelle nostre spiagge è dopo aver compiuto saccheggi e depredato i piccoli villaggi rapì- si dice- la bella Zaira …
    Ma questa storia avrà il lieto fine , una storia d’amore tra la bella Zaira e il Corsaro che si sposarono e dopo qualche anno ritornarono nella amata terra versiliese non per depredare , ma per fare pace con gli abitanti del luogo…….
    Brave Galatea- nel ricordare la memoria della nostra cara e bella Versilia

    fb/2013

  3. sono interessata e affascinata dalla storia del rapimento della donna,ne sentivo parlare dai miei nonni e non credevo fosse accaduto davvvero,; è possibile avere ulteriori notizie? grazie Lucia Davini moglie di Emilio

    • Buongiorno,
      purtroppo non sappiamo di più di quello che abbiamo scritto, sicuramente se salterà fuori qualcos’altro dalle ricerche di archivio la avviseremo.
      Potrebbe raccontarci ciò che le dicevano i suoi nonni?
      E’ molto interessante capire come e in che modo fatti di cronaca vengono arricchiti dalla fantasia popolare.
      Attendiamo una sua risposta

  4. Pingback: Pirati al Motrone: mamma li turchi!!! | GalateaVersilia

  5. Mio nonno, classe 1892 , quand’ero ragazzo mi raccontava spesso la storia dei “magazzini” dei marmi e dei pirati che arrembavano la costa, dei Fortini, che secondo lui però erano 5 e che terminavano con quello del cinquale il quinto appunto.
    Io ho sempre creduto fossero “Fole” raccontate a un ragazzino, ma a quanto vedo avevano un fondo di verità, saluti, Roberto.

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